DERATTIZZAZIONI RATTO GRIGIO

RATTUS NORVEGICUS RATTO GRIGIO

Il ratto grigio, noto anche come ratto marroneratto norvegeseratto delle chiavichesurmolotto o pantegana (Rattus norvegicus) è un mammifero roditore della famiglia dei Muridi.

È la specie più comune e diffusa di Rattus, presente praticamente in tutto il mondo; in Europa ha soppiantato il preesistente ratto nero (R. rattus) fra la fine del Medioevo e la Rivoluzione industriale.

DISTRIBUZIONE

A dispetto del nome scientifico, il ratto norvegese proviene dall’Asia, molto probabilmente dalla Cina settentrionale, dalla Mongolia e dalla Siberia sudorientale. Diffusosi anche attraverso i commerci umani, oggi il ratto norvegese è presente ovunque sia presente l’uomo, con poche eccezioni (l’Antartide, l’Alberta). In natura, la specie è associata a fiumi, stagni ed in genere a sorgenti permanenti d’acqua anche salmastra, dal livello del mare alla media collina: si tratta tuttavia di una specie spiccatamente antropofila, che predilige ambienti ad antropizzazione forte e permanente, colonizzando le fognature (da cui il nome di “ratto delle chiaviche”, in contrapposizione al ratto dei tetti che predilige aree asciutte), le discariche ed in generale le zone dove vi è una forte dispersione di cibo e una scarsa igiene.

DESCRIZIONE

Può misurare fino 40 cm, di cui poco meno della metà spettano alla coda, per un peso medio di 400 g, alcuni esemplari di eccezionale grandezza raggiungono il chilogrammo di peso. I maschi sono solitamente più grossi e robusti rispetto alle femmine.

BIOLOGIA

Si tratta di animali attivi principalmente durante la notte, mentre durante il giorno essi dormono in nidi posti in un anfratto ampliato scavando con le zampe anteriori ed i denti e reso più confortevole con un’imbottitura di erbe, carta, plastica ed altro materiale. I nidi sono molto complessi e comprendono numerose camere, alcune elette a magazzini per il cibo, altre a luoghi di riposo ed altre ancora a latrine. Quando escono dalle proprie tane per procacciarsi il cibo, spesso i ratti vengono a trovarsi al di fuori del proprio territorio (che sembrerebbe avere un diametro di una cinquantina di metri), in queste occasioni essi fanno affidamento alla loro memoria, che pare essere molto sviluppata. I ratti vivono perlopiù in gruppi formati da una coppia progenitrice, ossia la prima che si è stabilita in un determinato territorio, e dalla sua numerosa discendenza: nell’ambito di un gruppo, si ha una predominanza dei maschi rispetto alle femmine, ed a loro volta i maschi sono subordinati l’uno all’altro in ordine di stazza. Si tratta di animali tendenzialmente onnivori, che tuttavia preferiscono nutrirsi di carne quando se ne presenti l’occasione: gli esemplari che vivono in aree urbane si nutrono principalmente di scarti, mangiando praticamente tutto ciò che di commestibile riescono a reperire. In natura, la specie tende a nutrirsi in massima parte di cereali, anche se vi è una variazione di dieta a seconda della popolazione presa in considerazione: i ratti che vivono in aree fluviali o vicine al mare, ad esempio, possono cacciare il pesce od i molluschi catturandoli con le zampe anteriori, mentre quelli di aree povere di cibo di origine vegetale possono ripiegare sugli uccelli ed i loro nidiacei. In condizioni favorevoli, i ratti grigi possono riprodursi durante tutto l’arco dell’anno, arrivando in media a dare sette nidiate l’anno per ciascuna femmina. La gestazione dura fino a 24 giorni, al termine dei quali vengono dati alla luce da tre a quindici cuccioli del peso di 6 g ciascuno.

RAPPORTI CON L’UOMO

Attualmente, il ratto grigio è il secondo mammifero di maggior successo al mondo, dopo l’uomo: si ritiene che nelle grandi città, come New York o Londra, vi siano più ratti che abitanti umani.

E’ ovviamente molto pericoloso perché può essere portatore di numerose malattie come la rabbia , la leptospirosi e la salmonellosi, che può diffondere o tramite un morso o tramite contaminazione da urine e feci

RATTO GRIGIO

Nome scientifico: Rattus norvegicus

Classificazione superiore: Ratto

Longevità: 2 anni (In natura)

Periodo di gestazione: 21 - 24 giorni

Livello trofico: Onnivoro

Peso: 230 g (Adulto)

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